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giovedì 7 giugno 2012

Capitolo 05 – Verona, l'Arena e Peter Gabriel

Pochi giorni fa si è svolto un meeting a cui ho partecipato con i rappresentanti dell'azienda per cui lavoro. Eravamo a Verona.
Verona è una città sognante, dove la grande architettura italiana assume un tono delicato e raccolto. Verona è la città che mi venne presentata da una cara amica, che non vedo da moltissimi anni (se per caso leggi, fatti sentire!).
A Verona c'è anche tutta la faccenda di Romeo e Giulietta. C'è Castel Vecchio. E poi c'è l'Arena.

Verona, vista da Castel Vecchio
Ponte di Castel Vecchio

L'Arena

Ero qui con Chiara una volta, per ascoltare Peter Gabriel cantare accompagnato da un'orchestra, nella tappa italiana del tour del suo disco "Scratch My Back". Eravamo nel 2010.
Verona ci abbracciò con amicizia e ci coccolò per tutto un sabato e una domenica, fino a lasciarci alle porte della romana Arena, dove ascoltammo il concerto più bello. Ogni concerto è il più bello mentre lo si ascolta, se è bello. Ma questo era Peter Gabriel, insomma. Non si batte.

Ai brani contenuti nel suo "Scratch My Back", brani famosi di altri autori, stravolti insieme all'arrangiatore John Metcalfe sia nella musica che nella resa per orchestra, Peter Gabriel ha aggiunto in occasione del concerto molti suoi brani famosi, ugualmente trasformati per essere suonati con archi e fiati, ed il risultato è stato mozzafiato. Consiglio a chiunque non abbia ascoltato o assistito a tutto questo l'acquisto del CD/DVD/Blu-Ray "New Blood".

Il momento felice del concerto per noi fu Wallflower.


Il link di seguito porta alla recensione di un disco che feci una volta, con qualche aiuto, senza dichiarare quale disco fosse. Ora che si è capito, posso anche dire che le parole che avevo rubato venivano da un articolo dal sito Jam Online.
Rimando a quel post ogni commento su quale sia l'effetto provocato dall'ascoltare la voce di Peter Gabriel accompagnata dalla New Blood Orchestra diretta da Ben Foster.



 

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